lunedì 22 aprile 2013

Gli Scarabocchi Zen nella Scuola dell'Infanzia. Un'esperienza di Paola Lancellotti




I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA 
SCOPRONO GLI SCARABOCCHI ZEN
di Paola Lancellotti

 



Mi chiamo Paola. Sono un'insegnante della scuola dell'Infanzia comunale.
Insegno in una classe eterogenea esono una cultrice dell'arte grafica da sempre.

 




I bambini imparano a tracciare il segno appena acquisiscono conoscenza di sè: ci raccontano il loro mondo interiore e, più questo si arricchisce, più il segno diventa complesso, articolato,creativo.






 





 Più acquisiscono competenze e più il segno si struttura diventando disegno trasformando le emozioni,le fantasie, i desideri, le paure,le fatiche. 





 Il segno diventa inoltre una forma di comunicazione che va dallo scarobocchio al disegno. 





 





Si possono creare 1 infinità di tipologie di segni, cerchi, grovigli,linee ecc.



Approdare agli" scarabocchi zen" è stato per i miei bambini una passaggio entusiasmante, creare con la casualità del momento, iniziare senza avere idea di quale sarà il risultato finale dà al bimbo una grande gioia a lavoro finito. 








Questa arte è rilassamento,concentrazione, ispirazione quindi si "scarabocchia" per crescere creativamente.





E' stata un'esperienza entusiasmante per tutti noi. 

Grazie Tina Festa - Un  abbraccio dai bimbi e dalla maestra!     



venerdì 19 aprile 2013

Zentangle come 'spazio sacro' : Paola Fagnola si racconta.



IL MIO INCONTRO 
CON SCARABOCCHI ZEN e ZENTANGLES
DI PAOLA FAGNOLA

 




I miei appunti scolastici sono costellati di scarabocchi perimetrali, alcuni formati da pattern personali elaborati e perfezionati nel tempo. 


Nonostante questa pratica reiterata, i primi zentangle veri e propri risalgono a qualche settimana fa.



 

 



Ho scoperto gli scarabocchi zen e il metodo zentangle® di Rick Roberts e Maria Thomas mesi addietro, per caso, girovagando nella rete. La mancanza di corsi nei dintorni, i costi elevati del kit ufficiale e qualche dubbio all'inizio mi hanno frenato, ho così provato ad avvicinarmi al corso tramite altre strade. 



Incuriosita, ho cercato online più informazioni, e ho trovato il gruppo italiano di Facebook, video su youtube, blog americani di appassionati e le recensioni di alcuni libri, pubblicati da insegnanti certificati. Ho ordinato uno di questi volumi, per provare a vedere e capire di cosa si trattava.
Ho iniziato così: seguendo il libro One Zentangle a Day - a six week course in creative drawing for relaxation, inspiration, and fun.
Nella prefazione Beckah Krahula racconta come si è avvicinata al mondo degli zentangle e di come l'abbiano aiutata in un momento buio della vita, durante una lunga e dolorosa convalescenza. Quella storia è stata per me fonte di ispirazione e stimolo ad utilizzare il metodo zentangle per il suo aspetto zen e meditativo, come apporto positivo alla vita quotidiana.

 
E' diventato così un piccolo rito quotidiano: ho recuperato matite e sfumini dai ricordi di scuola, mi sono creata due quaderni per gli schizzi, uno a pagine bianche l'altro a pagine nere, mi sono procurata le penne-pennarello e le penne gel consigliate. 
Ho capito con i primi disegni quanto siano importanti i materiali giusti: una carta che non lasci trapassare l'inchiostro, una penna che scorra sul foglio agevolmente e lasci un segno uniforme; ho compreso quanto un metodo permetta a chiunque, non solo a chi già sa disegnare, di poter creare qualcosa di bello. 





E ho provato su me stessa cosa sia la concentrazione rilassata, la stessa che sperimentano gli sportivi e i creativi, che per le filosofie orientali rappresenta lo spazio sacro.

 







Sono solo all'inizio di questo percorso, disegno per me e per l'atto stesso del disegnare e concentrarsi, poco importa ciò che ne viene fuori, se sia brutto o bello. 


Ma chi mi sta vicino e intravede i miei zentangle mi incoraggia a continuare: il mio ragazzo vuole averne una foto ogni volta che ne faccio uno, da tenere sul cellulare in primo piano. 




 




E' un modo come un altro per superare i 900 km di distanza, ma è anche un gesto che mi dimostra il suo sostegno che non posso che apprezzare. Gli sono grata, così come sono grata a Tina per avermi chiesto di condividere queste righe sul suo blog.


mercoledì 17 aprile 2013

I bambini scoprono gli Scarabocchi Zen al Museo dell'Arte Bambina.



Ringrazio Gabriella Ghinelli per l'articolo nel quale illustra il lavoro condotto nel laboratorio dedicato agli Scarabocchi ZEn presentato al Museo Arte Bambina.



Il Museo dell'Arte Bambina è un progetto della Fondazione Movimento Bambino presieduto dalla Prof.ssa Maria Rita Parsi. Ha la sede presso la Torre dell' Orologio a Serravalle di Vittorio Veneto e svolge la sua attività nel territorio della Sinistra Piave.


COME LAVORIAMO:
Un Museo "per con e dei bambini" dove i percorsi sono a libera facoltà dei bambini e dove vengono sviluppati i laboratori di psicoanimazione e laboratori creativi seguiti da operatrici in modo interattivo.
Il Museo dell'Arte Bambina ospita nella sua sede la mostra permanente "La forza dei bambini" dove troverete esposte le personali dei bambini. Ogni mostra personale è accompagnata da un commento sulle modalità tecniche che si evidenziano dal percorso evolutivo espresso nel tempo come lo spazio, il segno, il colore, il tratto, la fantasia,il dialogo ed i particolari; non si dà un significato psicologico ai lavori esposti per lasciare invece spazio alle emozioni che questi disegni suscitano.



 

Il laboratorio degli Scarabocchi Zen fa parte di una serie di laboratori ispirati alle varie tecniche d'arte abbiamo spaziato sperimentando il surrealismo, l'impressionismo, rock painting,  ecc.   Agli scarabocchi zen siamo arrivati pensando di proporre qualcosa di nuovo rispetto all' astrattismo, qualcosa di più moderno e   Internet ci ha aiutato nel raccogliere informazioni circa questa tecnica. Abbiamo preso spunto anche da questo blog.



Il laboratorio viene introdotto da una breve spiegazione (racconto/fiaba); dopo l'ascolto si passa all'osservazione di qualche opera realizzata e poi si lascia che i bimbi esprimano la loro creatività, utilizzando qualsiasi tipo di colore strumento o soggetto….è sempre un successo!

Per il laboratorio degli scarabocchi zen devo dire che sono usciti veri capolavori, la risposta è stata immediata ed è piaciuto molto, il lavoro  per loro era qualcosa di nuovo ed è stata impressionante la precisione e attenzione che hanno dedicato alle loro opere anche da parte dei bambini più piccoli (due dei nostri  artisti hanno 4 anni)…

Abbiamo realizzato il laboratorio nella nostra sede dove ogni martedì proponiamo un laboratorio creativo differente; è durato due ore circa ed è stato tenuto da me (Gabriella) e Marina che siamo le due operatrici che operano all'interno dell'associazione.
Lavorare con i bambini è qualcosa di straordinario, sono aperti a qualsiasi esperienza e non mettono mai limiti alle loro capacità…a volte ci stupiamo di quanto immediata sia la loro comprensione anche quando l'argomento che andiamo a proporre a noi adulti sembra così difficile.


Museo Dell'Arte Bambina
Gabriella Ghinelli



MUSEO DELL'ARTE BAMBINA
 Via Cavour - c/o Torre dell’Orologio , 31029 Vittorio Veneto
 museoartebambina@libero.it

Museo Arte Bambina su Facebook

domenica 14 aprile 2013

Barbara Blasi: creare Zentangle nel fluire libero e sereno del 'qui ed ora' della meditazione.




IL MIO INCONTRO CON LO ZENTANGLE
BARBARA BLASI SI RACCONTA

Ho invitato Barbara a parlare del suo incontro con il metodo Zentangle: ecco la sua esperienza ed i suoi lavori. Grazie Barbara!!!

 
Ho incontrato questa arte cercando tutt'altro su internet e incuriosita ho voluto approfondire per conoscere la diffusione del metodo anche in Italia e sono cosi approdata in questo blog. 

 
 Arrivo tardi niente corsi nella mia zona e allora decido di acquistare un libro e un kit dal blog: è immediatamente amore. 




Poter seguire le indicazioni date per ogni modello Zentangle permette all'inizio di sviluppare sicurezza a prescindere dalle proprie capacità artistiche, non ci sono errori da poter commettere,  c'e un metodo ma non ci sono regole, non ci sono canoni, non ci sono possibilità di giudizio esterne e autocritiche che molto spesso bloccano lo slancio iniziale di chi si avvicina al disegno, è tutto un fluire libero e sereno. 

 

Continuando ho acquistato più sicurezza, ho amato e amo alcuni modelli più di altri ho preso confidenza e ho aggiunto leggere personalizzazioni. 



Ciò che davvero mi piace di questo metodo è questa sensazione di distacco quando si crea, mi immergo completamente in quello che sto facendo, è il qui e ora della meditazione che personalmente mi aiuta moltissimo, ci vogliono pochi minuti per terminare un disegno ma sono dedicati solo a quello, è un'immersione totale e completa.

Posso solo consigliare a tutti di provare a chi già disegna o dipinge e a chi ha sempre voluto farlo, a chi ha bisogno come me di fermarsi ogni tanto a guardare e godere del momento e lasciare una traccia di quell'istante.



Tina ti mando un saluto e mi auguro di riuscire a seguire uno dei tuoi corsi 

Ho un neonato blog
dove condivido cio che faccio, la mia esplorazione nell'arte, i miei semplici lavori.