lunedì 31 ottobre 2011

Scarabocchi Zen per il prossimo Natale, un pò di idee.




Prepariamoci in tempo per il prossimo Natale!
Realizziamo biglietti e cartoncini augurali o decorazioni con Zentangles e Scarabocchi Zen!
Ecco alcune idee.
Cliccate sulla foto per andare al sito di riferimento. La prima e l'ultima foto si riferiscono ad alcuni dei miei primi S.Z. realizzati  nel 2008. 








Pubblico volentieri qui le vostre foto o i link ai vostri blog con zentangle natalizi!!!

SUGGERIMENTO PER STAMPARE PIU' COPIE DEI VOSTRI LAVORI.

Se avete diversi lavori realizzati con Scarabocchi Zen (ZIA/Zentangle Inspired Art) e siete soddisfatti della riuscita del lavoro trasformateli in cartoline di Natale! l
Per trasformare i vostri lavori artistici in cartoline, bigliettini augurali e stickers potete provare con  MOO. http://uk.moo.com/it/ oppure con  zazzle.com.

martedì 17 maggio 2011

Poppy fever! Scarabocchiare papaveri, aspettando l'estate.


 Arriva lentamente l'estate ed i campi sono pieni di papaveri, un fiore che mi piace tanto, mi ricorda l'infanzia e mette tanta allegria. 
Ritorno a scarabocchiare papaveri rossi e magari anche neri, perchè no? Basta poco: del cartoncino e due pennarelli ad inchiostro indelebile. Il resto è divertimento, rilassatezza e gioia pura-


venerdì 6 maggio 2011

Ricomincio da Brek!


GLI SCARABOCCHI ZEN 
 INTERVISTA a Tina Festa, 
a cura di Vito Colangelo.

E' da parecchio tempo che non scrivo qui!!!! Tante cose sono avvenute dal viaggio a Boston per ottenere la certificazione come insegnante di Zentangles ma è stata soprattutto la nascita di Andrea a mettere in secondo piano ogni cosa! Ora è tempo di ricominciare! 


Quindi colgo l'occasione che mi è stata data dalla rivista Brek per ricominciare da qui!

Proprio oggi ho ricevuto una copia della rivista Brek di Marzo/Aprile 2011. Vito Colangelo, si occupa della rubrica "personaggi" per Brek e mi ha intervistata sugli Scarabocchi ZEN. 
Ecco qui l' intervista integrale:

D- Ha attirato la mia attenzione il tuo gruppo “Scarabocchi Zen” presente su Flickr (http://www.flickr.com/groups/scarabocchizen) e prima di capire di cosa si tratta, la curiosità mi spinge a chiederti come si arriva a questa tecnica artistica, quale percorso si compie.
R- La tecnica degli Scarabocchi Zen è stata creata da me due anni fa ed è liberamente ispirata al Metodo “Zentangle”, ideato da Maria Thomas and Rick Roberts, due artisti statunitensi. Per apprendere la tecnica degli Scarabocchi Zen occorre frequentare uno dei laboratori da me condotti. Per imparare a creare Zentangle invece bisogna frequentare un corso condotto dagli insegnanti certificati- Per ottenere la certificazione come Insegnante di Zentangle occorre frequentare un corso condotto dagli ideatori del Metodo, negli Sati Uniti- ( qui la lista degli insegnanti certificati nel mondo http://www.zentangle.com/teachers.php). E’ possibile imparare a creare Zentangle anche tramite i libri che insegnano tale tecnica. (I testi sono in inglese ed è possibile acquistarli solo online), ma di certo partecipare ad un laboratorio è sicuramente il modo migliore! 

D-  Adesso puoi spiegarci che cos’è uno “Zentangle”?
R- Gli Zentangles sono dei lavori artistici creati con un pennarello ad inchiostro permanente di colore nero su un cartoncino bianco: si scarabocchiano dei motivi all’interno di una cornice predefinita e si ripetono tali motivi fino a riempire delle aree create in precedenza. Il metodo Zentangle è una nuova forma d’arte rilassante e gratificante che può essere appresa da tutti e non necessita di competenze in campo artistico, ma al contrario, stimola la creatività! A differenza dei Zentangle nella tecnica degli Scarabocchi Zen si usano anche altri colori, si impara a scarabocchiare su altri materiali e si apprendono le strategie didattiche per utilizzare questo metodo in laboratori da condurre a scuola o altrove. 




D- Nell’esprimere i propri concetti teorici il sito di Zentagle.com, assimilando fortemente arte e vita, dice che mettere la penna sulla carta è in fondo uno stato di meditazione.

R- Maria Thomas e Rick Robert, i due artisti americani ideatori del metodo Zentangle, considerano l'attività fatta seguendo il loro metodo come un modo per meditare tramite l'arte in quanto questa è una forma di rilassamento, concentrazione e ispirazione e può essere un meravigliosa rituale quotidiano. Aggiungono inoltre che tale metodo è un po’ la metafora della vita:
Come nella vita anche per lo Scarabocchio Zen ciò che inizialmente sembra complicato ed intricato alla fine ha un aspetto meraviglioso se fatto un passo per volta e con consapevolezza.
Nella vita non c’è una gomma che possa cancellare i nostri errori e neanche questa tecnica espressiva prevede l’uso della gomma. Nei Zentangle come nella vita si può scoprire che gli errori possono divenire una ricchezza che può condurre verso nuove ed inaspettate direzioni.

D- Ma Scarabocchi Zen e Zentangle hanno un’attinenza con la filosofia Zen e con il buddismo?
R. Comunemente si assimila la parola “meditazione” e il termine “zen” alla religione ed al buddismo. In realtà negli Scarabocchi Zen e nei Zentangles il termine ZEN si riferisce all’ ”agire con attenzione e consapevolezza di ciascuno di noi, nel modo che ci è proprio”. Negli ultimi anni vi è stata una riscoperta del “vivere lento, naturale e con consapevolezza” e molta gente pratica lo Zen senza necessariamente seguire i dettami del Buddismo. Vivere consapevolmente tutte le piccole azioni del quotidiano, vivere nell’attimo facendo ciò che l’attimo richiede questo è lo Zen. 

D- C’è un percorso di fede oppure c’è qualcos’altro nei meccanismi liberatori della creatività?
Sebbene vi siamo molti artisti che creano spinti da una forza spirituale e dalla fede io ritengo che sia piuttosto la fiducia ad entrare in gioco quando si utilizzano dei metodi che aiutano le persone a liberare la propria creatività sopita e non la fede (si riferisce invece alla relazione tra le persone ed un Essere Supremo). In tanti anni di attività laboratoriali attuate con persone di tutte le età e dotate di abilità diverse ho constatato che il percorso che ognuno compie è quello che ci “riconduce a noi stessi, al Sè”: attraverso la creatività riusciamo a ritrovarci a ri-nascere e ad avere maggiore fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità e potenzialità.

D- Tu sei molto dedita ai bambini ma ho l’impressione che loro hanno meno bisogno degli adulti di liberare la propria creatività.

R- E’ proprio vero! Noi dovremmo apprendere la creatività dai bambini! Picasso diceva: “Ci vuole molto tempo per diventare bambini”! Questa affermazione sottolineare il desiderio di ognuno di noi adulti di ritornare ad essere liberi da sovrastrutture come i bambini ma evidenzia anche il percorso fatto da molti artisti che hanno creato le loro opere migliori solo quando hanno recuperato la libertà creativa dei bambini (vedi Picasso, Basquiat, Mirò, etc)

D- Dopo aver realizzato uno “scarabocchio zen” cosa si fa? Lo si incornicia?
R- Certo! Gli Scarabocchi Zen sono delle vere opere d’arte degne di essere incorniciate! Io però preferisco scambiarle con altri “scarabocchiatori” italiani e stranieri o donarle: è bello far circolare nel mondo l’energia creativa racchiusa in un lavoro artistico.

D-  Esiste un posto ideale dove e più facile o vengono meglio gli Zentangle? Matera è un posto speciale?

R. Sebbene la scelta del luogo può variare se si crea singolarmente o se si lavora in gruppo, non esiste un “posto ideale” ma piuttosto luoghi che in un caso o nell’altro predispongono meglio all’agire creativo . Ognuno può trovare il proprio luogo ideale per creare gli Zentangle in casa o all’aperto: basta dedicarsi un po’ di tempo, allontanare tutti i pensieri, ascoltare un po’ di musica e rilassarsi “scarabocchiando”. Ma ogni luogo può andar bene! Chi si dedica a questa semplice forma di arte porta spesso con sé un kit in borsa per “scarabocchiare” in viaggio, nelle sale di attesa, in spiaggia; anche se immersi nel caos ci si può rilassare attraverso questi semplici gesti su carta fatti con consapevolezza.
La ricerca di un posto ideale ha maggiore rilevanza quando si lavora in gruppo: la scelta e preparazione del setting in tale caso è di notevole importanza in quanto il luogo è uno degli elementi che facilita la comprensione del metodo ed il coinvolgimento emotivo dei partecipanti.
Matera, da questo punto di vista, offre innumerevoli luoghi nei quali è possibile fare di un esperienza laboratoriale un momento davvero unico! Alcuni laboratori da me condotti a Matera si sono tenuti nei Sassi, in una Tisaneria ed in un laboratorio orafo: il luogo ha sicuramente contribuito a creare un’atmosfera magica tra i partecipanti!

D- Per te esiste la genialità o siamo tutti in grado di realizzare le stesse cose.

R - Io farei una distinzione tra la genialità e la creatività. Il genio, rispetto ad altre persone, ha un talento innato che lo porta a trovare soluzioni inedite anche in campi mai esplorati prima. Sebbene noi usiamo questo termine nel quotidiano credo che vi siano poche persone dotate di genialità. Cosa diversa è invece per la creatività! Io ritengo che “creativi si diventa”! Noi solitamente affermiamo che “creativi si nasce”, io invece cambierei l’ordine delle parole nella frase e continuerei dicendo che “si nasce creativi” quando sin dai primi giorni di vita si è immersi in un ambiente che stimola la curiosità, sviluppa l’intuito, alimenta la ricerca continua e predispone all’azione creativa. Ma tutti possiamo diventare delle persone creative in qualunque momento della nostra vita se stimolati “all’azione creativa” nel modo giusto. Non esiste una cosa chiamata creatività, esistono atti creativi, esperienze creative e soprattutto relazioni creative: l’atto creativo è un incontro, tra persone, tra persone ed oggetti, un incontro con il mondo. La creatività è un modo del tutto unico di guardare l’universo (dice Carotenuto) , ma secondo me è un modo di guardare l’universo che però deve FARSI AZIONE, deve diventare ATTO CREATIVO, altrimenti non esiste creatività. A mio parere non può esserci creatività pensata, ma solo creatività AGITA. La cosa meravigliosa è che possiamo fare esperienza di atti creativi ogni giorno, nelle mille azioni giornaliere. Pertanto possiamo tutti diventare persone creative se cominciamo pian piano a fare dei piccolo gesti creativi, quotidianamente. L’arte è uno dei tanti ambiti nei quali fare esperienza di azioni creative ma non è l’unico: la creatività si può esperire in qualunque ambito o settore del vivere umano.

D- Sei appena diventata mamma, quando inizierà a fare scarabocchi zen il tuo bambino?
R. Nei primi anni potrà scarabocchiare liberamente ed in modo istintivo come è giusto che facciano tutti i bimbi, poi, se vorrà potrà sperimentare anche questa tecnica, ma non prima che abbia cercato il suo modo personale di lasciare tracce su diversi supporti senza imposizione alcuna o indicazione dall’esterno.

D- Come insegnante di scuola di infanzia credi nella scuola italiana? E’ adeguata alla creatività dei nostri bambini?
R. Purtroppo devo amaramente ammettere che la scuola italiana uccide la creatività dei bambini. Soprattutto dalla scuola Primaria in poi vi è un’attenzione rivolta più al nozionismo ed al sapere che al “saper fare”. Inoltre i recenti tagli fatti alla ricerca ed alla scuola pubblica non possono che aggravare una situazione già lacunosa. Credo invece con forza negli educatori e negli insegnanti che, nonostante la condizione nella quale riversa la scuola pubblica, quando lavorano con passione riescono davvero a fare la differenza!